Non sono una giornalista esperta di musica, motivo per cui lascio i commenti tecnici a chi se ne intende più di me (per altro li ho già letti, e sono tutti positivi!) Io posso parlarvi del dietro le quinte, dell’atmosfera meravigliosa che si è creata intorno alla realizzazione di questo video. Beh, d’altra parte il tema era semplice e preciso “il Viaggio”, che Shablo riassume così (non sapendo che è stato il mio argomento di tesina alla maturità, stesso concetto!)

“Il concept del video è il viaggio, nella fattispecie un viaggio introspettivo, reso visivamente dal percorso (interno, ed esterno) della protagonista: una ricerca del se’ dove il suo passato nostalgico (rappresentato dalla bambina) si intreccia con il presente annoiato della quotidianità che la porterà alla ricerca di un futuro piu’ luminoso”

“Il messaggio principale del video è che noi conosciamo spesso fin troppo bene il mondo esterno ma molto meno noi  stessi. Assorbiti nella quotidianità non abbiamo quasi mai nè il tempo nè la volonta di intraprendere “il viaggio”, che è un percorso in quanto tale, senza prestare troppa attenzione alla destinazione. La musica, come l’arte in generale, puo spesso essere una porta tra i due mondi”

Tre giorni in una cornice meravigliosa, Perugia e dintorni, la passione di due professionisti come Shablo e Tormento, ma anche quella di Gianluca Catania alla regia e Susanna di Lemuria , che ha meticolosamente curato il mio styling.

Una grigliata per conoscerci, la colazione insieme e i litri di caffè, il trucco e il parrucco con Giulia la mattina presto, le riprese all’interno della “Scarzuola”,  la concentrazione e l’atmosfera di totale meditazione attorno all’albero “fulminato”, le risate con Gianluca e Mattia, la cura di Shablo che segue ogni minimo dettaglio, le riprese a piedi scalzi e io che calpesto una vespa, lo -stop fermi tutti- e il ricominciare ancora più in forma di prima, le riprese al bar insieme alle due mie finte “amiche” (che poi lo sono diventate davvero!) le barzellette e la simpatia, il giro nel centro di Perugia, la cena collettiva, il vino e le risate, il -dai proviamo a tirare drititto che giriamo l’alba-, il crollare inesorabilmente a casa di Shablo e Susy, con “Ettore” il gatto che mi viene a chiamare alla finestra. La sveglia alle 4, il rincorrere l’alba, i campi di girasole, io scalza e Gianluca che mi presta le scarpe, l’atmosfera più intima, le luci più belle, la colazione al Bar, i saluti, gli abbracci, le ripartenze. Scusa qual è, la strada per la felicità? 

 

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