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Diesel Black Gold

In apertura del terzo giorno, Diesel Black Gold ci riserva una sorpresa. Andando ad una sfilata del marchio quel che ci si aspetta di vedere è l’ennesima iterazione funambolica sui temi del rock ‘n roll infarcito di grunge quanto basta. Per la p/e 2017 Andreas Melbostad fa piazza pulita di quanto visto in passato. La collezione gioca sul tema della fragilità, della femminilità acerba. Le modelle sembrano – e forse sono – ragazzine giovanissime, con l’acconciatura fuori posto e quell’attitudine romantica e sognante tipica delle fanciulle. La palette di colori è delicata se si eccettuano alcune uscite total black. L’abbondanza di lacci, di abitini informali, del pizzo Chantilly sono un vero pugno nello stomaco per chi credeva di conoscere il marchio. Eppure siamo da Diesel, il romanticismo non può essere tutto, e non lo è. Ogni uscita è una crasi ben orchestrata tra delicatezza e forza. Lo sono i volumi e le forme delle giacche militari e dei pantaloni cargo, dei bustini-armatura e soprattutto dei sandali gladiator. Una collezione fuori posto, che funziona.

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Marco de Vincenzo

Marco de Vincenzo ci ha chiaramente preso gusto. Forte del plauso ricevuto nelle passate stagioni, questa collezione per la p/e 2017 manda in scena una storia complessa. Lo è nell’ispirazione ed altrettanto nella confezione. Per la prossima estate è partito da una cartolina anni ’50. Racconta la storia di una ragazza attraverso i vari momenti della giornata: luce, umore, occasione d’uso. Come visto anche da Fendi le scarpe ancorano questo racconto alla realtà. Ogni uscita è una detonazione di artiginalità, talmente tanto e tanto bene che il fil rouge del racconto si perde. Lo stesso designer ammette di partire sempre dai tessuti, sua vera ossessione. L’esplosione che questa collezione rappresenta funziona perché è very de Vincenzo. La sua firma è esplicita ed autorevole per ogni look, anche per l’uomo che fa il suo debutto.

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Versace

Donatella Versace è una donna poliedrica, ha saputo prendere le redini di un marchio con una storia così ingombrante ed ha lottato perchè il sogno del fratello Gianni restasse vivo nel tempo. Le ultime stagioni hanno il sapore, finalmente, di un approccio molto nuovo per la casa della medusa. Senza rinnegare il proprio passato, Donatella spinge la donna Versace – quella che effettivamente comprerà i suoi abiti – verso direzioni a lei sconosciute. L’ispirazione per la p/e 2017 è lo sportswear, il mondo della performance fisica. Da quando ha abbracciato Instagram, Donatella ci rende partecipi delle sue attività quotidiane comprese le lezioni intensive di workout.  Lo sportswear proposto, si intenda, è fatto di abiti asimmetrici in nylon couture che sembra seta, blouson in pelle che fanno impallidire qualunque bomber jacket. La forza delle donne di oggi non si misura più soltanto con l’ostentazione della sensualità piuttosto attraverso il loro coinvolgimento nel mondo. La parata di supermodels di ieri e di oggi – Naomi compresa – sono chiara dimostrazione che Donatella è in ottima compagnia. Con questa collezione e con il nuovo Versace “she takes the leap”: un balzo felino verso una nuova direzione.

Pushed by Martino Carrera

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