Venezia inverosimile più di ogni altra città/è un canto di sirene/l’ultima opportunità” cantava Vecchioni nel brano “La bellezza”. E, in effetti, il fascino della città lagunare è proprio quello di uno spazio irreale, magico e senza tempo, che ammalia e seduce, come una sirena incantatrice.
Un appeal che da secoli spinge poeti e pittori ad amare e ritrarre nelle loro opere la Serenissima, e che ogni anno porta milioni di visitatori da tutto il mondo nelle sue calli.

Tuttavia, se non si conosce abbastanza bene la città, si rischia di perderne in parte il fascino o, ancora peggio, di incappare in qualche trappola da turisti. Ecco perciò qualche consiglio per vivere al meglio una fuga invernale a Venezia.

 

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UN TOUR PER BACARI
Imprescindibile per godersi appieno la città, è una “bacarata” serale (ma, perché no, anche diruna). I bacari altro non sono che le tipiche osterie veneziane, dove è tradizione bersi un’ombra (calice di vino) accompagnata da qualche cicchetto (stuzzichino) spesso costituito da baccalà mantecato, sarde in saor, polipetti lessi, ma anche crostini con vari salumi, polpette fritte…insomma, ce n’è per tutti i gusti.
La “tradizione” prevede di non fermarsi a un solo bacaro, ma di provarne diversi nell’arco della stessa serata, componendo così una cena “itinerante”. I miei bacari preferiti sono l’Osteria al portego (qui c’è da valutare l’opzione cena vera e propria, ma avendo pochissimi tavoli è necessario prenotare), Al Remer (per il panorama stupendo che si gode dalla piazzetta antistante), Al diavolo e l’acqua santa (per mangiare polpette di pesce squisite), Il santo bevitore (che propone ottime birre artigianali, qualora voleste variare bevanda) e al Ricio peoco, per fare festa fino a tardi.

 

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UNA TAPPA IN PASTICCERIA
Ma Venezia non è solo osterie. Per chi a un calice di prosecco preferisce una cioccolata calda con pasticcini, la città offre varie, dolci, opzioni. La mia scelta ricade spesso sulla pasticceria Dal Mas: a pochi passi dalla stazione di S.Lucia, rappresenta un accogliente rifugio per chi arriva in città col treno e vuole concedersi una pausa veloce (si consuma in piedi al bancone) prima di tuffarsi nel dedalo delle calli. Altro marchio storico del dolce veneziano è Tonolo, che in periodo di Carnevale sforna migliaia di frittelle, dolci fritti e tondeggianti, da provare nella versione ripiena di crema alla zabaione. Infine, per chi si trovasse della parti dell’Accademia, c’è la pasticceria Toletta. Anche qui lo spazio è piccolo e si consuma al banco: ma quando si è a Venezia, che senso ha perdere tempo prezioso seduti in pasticceria?

 

VISITARE UNA MOSTRA D’ARTE
Se è vero che tutta Venezia è un museo, è altrettanto vero che di musei e mostre la città abbonda. Chi ama l’arte troverà eventi interessanti a Punta della Dogana, Palazzo Grassi, Fondazione Prada e la Casa dei Tre Oci, spazi dedicati all’arte contemporanea a alla fotografia. Bisogna aspettare la primavera invece per l’inaugurazione della prossima Biennale, che nel 2018 sarà dedicata all’architettura. Da visitare assolutamente, infine, anche la Collezione Peggy Guggenheim, dove potrete trovare opere di Lucio Fontana, Magritte, Dalì e molti altri.

 

QUALCHE CHICCA
– Se siete in zona Castello, fate un salto alla Libreria Acqua Alta, un luogo davvero insolito (e adorato dagli instagrammer) dove i libri sono accatastati ovunque, anche dentro una gondola, e l’uscita di sicurezza è…il canale!
– Perdetevi nell’antico ghetto ebraico, tra sinagoghe e ristoranti kosher.
– È metà pomeriggio e sentite un buco nello stomaco? La rosticceria San Bartolomeo, nel sottoportego della Bissa, fa per voi: a pochi euro troverete le migliori mozzarelle in carrozza della città. Provare per credere.
– Per un giro di shopping, il Fondaco dei Tedeschi è il posto che fa per voi: qui troverete non solo i migliori brand di abiti e cosmetica ma, all’ultimo piano, una terrazza con un panorama mozzafiato. Unica raccomandazione: assicurarsi l’accesso prenotando online.

 

Pushed by Gloria Presotto

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