Affascinante e nostalgico, ma anche allegro e pieno di vita. È il Portogallo, una delle mete preferite dal turismo europeo (ma non solo) degli ultimi tre anni. Se siete in vena di antiche cittadine dal sentore vagamente esotico, di scogliere a strapiombo sul mare, di castelli immersi nella natura e di serate infinite dove il porto scorre a fiumi, non vi resta che prenotare un volo per questo bellissimo Paese. Il modo migliore per visitarlo? Senz’altro l’auto, noleggiata in loco: bastano sette giorni per attraversare nord e centro. L’Algarve invece (la regione più meridionale) richiede una settimana in più (o, in alternativa, un viaggio a parte).

Ecco i consigli per un tour on the road del Portogallo in quattro tappe, da Porto a Lisbona.

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Porto

Porto (2 giorni)

Come l’omonimo vino, questa città inebria il visitatore fin dal primo “sorso”. Il quartiere storico Ribeira, le case colorate, il fantastico panorama sul fiume Duero, il tour delle cantine di porto: un paio di giorni sono necessari per immergersi a pieno nell’atmosfera del capoluogo. Tra un belvedere, molte chiese (notevole è quella di San Francesco, con interni completamente dorati), una francesinha (piatto tipico che consiste in una sorta di toast “rinforzato” con bistecca, uova e salsiccia e immerso in una misteriosa salsa piccante: solo per temerari), numerose birrette, cene a base di pesce alla griglia (il nord del Portogallo è peraltro molto economico), e una visita alla libreria Lello e Irmao (dove J.K. Rowling trasse ispirazione per scrivere Harry Potter) il tempo scorre veloce. È già l’ora di fare le valigie per un’escursione giornaliera a nord, prima di partire alla volta di Coimbra.

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Guimaraes

Braga, Guimaraes (1 giorno)

A circa mezzora d’auto da Porto, troviamo Braga. Cittadina universitaria con un centro grazioso disseminato di chiese (il Portogallo è molto religioso), monumenti storici e piazze silenziose e fuori dal tempo, vale senz’altro una sosta. La vera scoperta, però, è la vicina Guimaraes. Prima capitale del regno portoghese, immerge il turista in una dimensione fiabesca. Saranno le stradine strette, l’antica cattedrale di pietra che sovrasta una piazza piena di bar coi tavolini all’aperto, le ville signorili ricoperte di azulejos o il castello medioevale immerso nel verde, ma questo borgo non può lasciare indifferente chi possegga un minimo (ma ne basta poco davvero) di afflato romantico.

Coimbra (1 giorno)

Proseguendo più a sud, tappa obbligata è Coimbra. In una sola giornata si possono visitare le attrazioni principali, tra cui l’Università con la bellissima biblioteca Joanina, il lussureggiante orto botanico e la cattedrale vecchia. Ma la sorpresa arriva dopo cena: nelle vie che si inerpicano verso la città alta non è difficile trovare locali che, assieme a della ginjinha (tipico liquore di amarena servito spesso in una coppetta di cioccolato), offrano spettacoli di fado, la struggente musica nazionale del Portogallo.

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Torre di Belen, Lisbona

Lisbona (3 giorni)

Eccoci dunque alla capitale. Qui vale la pena fermarsi un po’ di più: Lisbona è grande e offre molto. Sia per quanto riguarda la storia, con monumenti sontuosi come il monastero di San Geronimo (si fa un po’ di coda ma ne vale davvero la pena!), la torre di Belen (vicinissima al monastero) e il castello di San Giorgio, sia per quanto riguarda la nightlife. Perché a Lisbona si cena tardi (difficilmente prima delle nove), per poi tuffarsi nei locali del Bairro Alto, il quartiere più vivace della città, dove bere cocktail e ballare fino al mattino nelle vie affollate. Per una serata più romantica c’è invece l’Alfama, ex quartiere malfamato, ora in realtà molto turistico, che conserva tuttavia un fascino genuino fatto di vicoli coi panni appesi, piccoli ristoranti di pesce e mille locali dai quali risuona, come un sottofondo costante, il nostalgico fado. Infine, per chi coltiva interessi naturalistici, a Lisbona c’è l’Oceanario, uno degli acquari più grandi al mondo, dove passare un paio d’ore piacevoli in compagnia di squali, pesci pagliaccio e simpatiche lontre.

Ora non vi resta che prenotare il primo volo disponibile. E mi raccomando…solo scarpe comode: la pavimentazione (e la pendenza) delle strade portoghesi non perdona i tacchi!

Pushed by Gloria Presotto

Pictures by MARGHERITA CAPITANIO
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