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Faccia pulita, tante lentiggini, una chitarra e un launchpad. Sul palco arriva cosi, con una scenografia minimal fatta solo di luci. Appena schiaccia play parte la magia, tra suoni lounge, samples vocali e incursioni dream.

Mehdi Benjelloun, madre francese e padre marocchino, ha 17 anni e se il nome di battesimo è davvero sconosciuto, il suo nome d’arte a tanti potrà dire qualcosa. Petit Biscuit è il nuovo enfant prodige della musica elettronica.

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Nato e cresciuto il 10 novembre 1999 (si, l’anno in cui i Daft Punk esplosero o gli Air macinavano un singolo dietro l’altro) a Rouen, città tra Le Havre e Parigi, studiando musica classica, pianoforte soprattutto, ma anche chitarra e violoncello.
L’amore per l’elettronica però cresceva sempre di più tanto da permettergli di esprimersi musicalmente più liberamente, combinando un’infinità di suoni. I primi lavori escono nel 2015, tutti autoprodotti: il singolo Alone e l’EP Sunset Lover con l’omonimo gioiellino a trainare altri brani squisiti come Palms, Memories, Midnight Sky.

 

Sembra il lavoro di una grande dj in realtà Mehdi ha appena 16 anni. Servono però due anni, l’utilizzo di alcuni suoi brani da parte di giovanissimi Youtuber americani per portarlo all’attenzione almeno del popolo di YouTube. Il 2016, con l’uscita dell’EP ufficialePetit Biscuit.
Il 2017 l’hanno visto impegnato in un tour mondiale – dall’Australia agli USA, passando per Europa e Nuova Zelanda – nei migliori club underground registrando il tutto esaurito; questo autunno sarà a giro tra Francia, Olanda e Inghilterra. Da qualche settimana è uscito il nuovo singolo Waterfall  più commerciale,ma comunque coinvolgente.

Premete play, provate a “cantare”, di sicuro certi suoni vi resteranno in mente per del tempo: con la musica di Petit Biscuit si sogna e si amano i tramonti.

 Pushed by Luisa Lenzi

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