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Ci sono ricette che riconnettono al volo i nostri pensieri a un tempo lontano, fatto di preparazioni caserecce e ricordi caldi. È questo il caso di tutte quelle veloci ricette tradizionali, fatte con amore fra le mura di casa. La focaccia di fichi, così come la schiaccia d’uva, ci parlano di un tempo lontano dove i regali di stagione venivano impiegati sia per pietanze dolci che salate, in base agli usi regionali. Ricette italianissime, la cui nascita si perde nella notte dei tempi tanto che si ritrovano in proverbi e modi di dire.

Settembre è un mese fatto di inizi, nuovi progetti e buoni propositi, retaggio di un ritmo che abbiamo imparato dietro ai banchi di scuola. Così, per sostenere corpi e menti in queste nuove partenze, a settembre, raccolti tutti i raggi di sole estivi, sui rami di alberi molto speciali matura un frutto dolce ed energetico: il fico.
In realtà ciò che noi consideriamo frutto è il fiore della pianta, chiamato in botanica sicone.  Ricchi di potassio e ferro, i fichi forniscono alla nostra pelle una buona dose di vitamina A e sono molto utili per la vista. L’elevato contenuto di calcio fa del fico un ottimo supporto alla crescita del bambino, oltre essere una buona protezione per i denti. Gli zuccheri, facilmente assimilabili, sono fonte di energia immediata. Contrariamente a quanto si pensi il fico si inserisce nei frutti a medio apporto calorico, con 47 ckal per 100 grammi.
Attenzione invece ai frutti secchi, dove le calorie, concentrandosi, aumentano vorticosamente insieme a diversi valori nutrizionali, come le vitamine A, B, e alcune proteine.

Curiosità: il decotto di fichi secchi cura infiammazioni delle vie respiratorie e gastriti o coliti.
Sarà sufficiente bollire per qualche minuto i frutti in acqua, e bere quanto ottenuto dopo averlo filtrato. Un impacco di fichi freschi cotti curerà invece le pelli problematiche. Le foglie, raccolte durante l’estate, ed essiccate accuratamente, forniranno un rimedio anti-infiammatorio ed espettorante.

L’albero del fico, originario dell’Asia Minore, è una pianta molto preziosa: ogni sua parte ha proprietà curative e simboliche, qualità che gli hanno conferito, di cultura in cultura, un ruolo di rilievo. Il Ficus religiosa è l’albero sulle cui radici Siddharta ricevette l’Illuminazione, diventando Buddha. Sempre sotto un fico la lupa allattò Romolo e Remo mentre nell’antico Egitto il legno di Ficus sycomorus era impiegato per la costruzione dei sarcofagi, poiché capace di riconsegnare il defunto al grembo della Dea Madre. Il lattice della specie Elastica, una volta essiccato, assume le sembianze di un materiale elastico ed impermeabile: è proprio il caso di dirlo.. che fico!

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INGREDIENTI

500 gr di farina integrale
3 prese di sale
15 gr di lievito di birra
150 ml di malto di riso
100 ml di olio evo
150 gr di anacardi ammollati
il succo di un limone
una spolverata di pepe
20 gr di lievito in scaglie
500 gr di fichi
PROCEDIMENTO

Qualche ora prima di realizzare la focaccia sarà necessario dedicarsi all’impasto della focaccia, poichè dovrà riposare in un luogo secco e non freddo (per esempio in un ripiano alto della dispensa della cucina, oppure nel forno, spento) per ameno 3 ore, per permettere una corretta lievitazione. Versate la farina in un’ampia ciotola e aggiungetevi il lievito. Aggiungete l’olio, quindi a filo l’acqua, iniziando a impastare con dolcezza. Quando l’impasto sarà omogeneo, compatto e non colloso, aggiungete il sale (se aggiunto prima avrebbe impedito al lievito di svolgere il suo lavoro!), e continuate a impastare per qualche secondo. Riponete quindi l’impasto nella ciotola, coprite con un telo pulito e lasciate riposare qualche ora.

Ammollate gli anacardi per qualche ora, riponendoli in una ciotola e coprendoli di acqua tiepida. Una volta ammorbiditi, scolate l’acqua in eccesso e con l’aiuto di un minipimer, unendovi il succo di limone, il lievito in scaglie, un filo d’olio e una spolverata di pepe frullate fino ad ottenere un composto denso, ma omogeneo. Riponete in una ciotola e lasciate riposare in frigo fino al suo utilizzo.

– In una teglia oliata, stendete l’impasto. Quindi picchiettate con le dita, formando solchi che aiuteranno la distribuzione del sapore sulla superficie della pizza. Preriscaldate nel frattempo il forno a 230°.

– Dopo averli lavati con cura, tagliate i fichi in fette sottili, stendendoli in file regolari sulla pizza. Con l’aiuto di due cucchiai, realizzate delle piccole quenelles di formaggio vegetale e disponetele sopra ai fichi. Finite con il malto di riso, distirbuendolo a filo con l’aiuto di una forchetta, quindi spolverate con il pepe nero e del sale e infornate.

– Cuocete per 15 minuti circa, sfornate e servite tiepida.

 

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