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Katy Perry è tornata o meglio Katheryn, suo nome di battesimo, ha deciso di mostrarsi veramente per quello che è, per la persona che sta dietro alla pop star.

katy perry, pop, music, witness, bon appetit, swish swish, luisa lenziWitness è l’ultimo album della cantante americana, uscito il 9 giugno e in occasione del lancio, Katy ha deciso di riprendere un giorno della sua vita per 72 ore, montando telecamere in casa, tutto trasmesso in diretta streaming su YouTube. Nei tre giorni, la pop star ha organizzato una cena con Patty Jenkins, regista di “Wonder Woman”, la stella del burlesque Dita Von Teese, l’attrice Anna Kendrick e la cantante Sia; prima della cena, si è sottoposta ad una seduta con il terapeuta Siri Sat Nam Singh con cui ha parlato apertamente della sua vita: dal rapporto difficile con i genitori, delle questioni sentimentali.

Venendo all’ascolto dell’album, anticipato dai singoli Bon Appetit e Swish Swish (in risposta alla rivale Taylor Swift), Witness è un disco di puro pop, composto da ben 15 tracce, rarità nelle produzioni musicali odierne.

L’intento di Katy Perry è quello di andare oltre la superficie delle cose, avvalendosi di testi ben curati e con riferimenti alla politica attuale, da Trump a Theresa May. La produzione di fino alla ballata Miss you more, bella traccia degna di pezzi storici come Unconditionally o Thinking of you.

Un album promosso a metà anche perché che viene fuori dopo un periodo di inattività di quattro anni, durante il quale erano maturate certe aspettative. Resta sempre quel velo di malinconia e tristezza dietro a canzoni pop all’apparenza spensierate e questa volta più mature. Katy Perry è cresciuta e sta facendo i conti musicalmente e umanamente con la sua nuova immagine, provando a gestire una nuova Katheryn (a partire dal taglio di capelli) che a noi comunque piace un sacco e l’aspettiamo con il suo tour in Italia il 2 giugno 2018.

Pushed by Luisa Lenzi

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